Articoli e Direzione Scientifica a cura del
Dott. Pierpaolo Casto

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Agorafobia: le cause

LE CAUSE DELL’AGORAFOBIA

L’agorafobia fa sentire strani i pazienti soprattutto agli occhi di chi non ne ha mai sentito parlare; l’agorafobia è infatti una malattia difficile da comprendere per chi non la conosce.

Eppure quando si cerca il motivo per il quale un agorafobico reagisce in modo strano, ci si rende subito conto che è la paura e il terrore che prende il sopravvento e gli impedisce di reagire. Quando una persona soffre di agorafobia, ha paura di trovarsi in determinate situazioni, proprio questa paura sfocia spesso negli attacchi di panico.

Alcuni studi hanno dimostrato che circa il 90% degli agorafobici soffre di attacchi di panico, è infatti raro che i due disturbi non siano associati.

Circa le cause dell’agorafobia ci sono varie teorie:

Si potrebbe supporre che sia un problema genetico, infatti è stato condotto uno studio che dimostra che se un gemello soffre di attacchi di panico, quasi sicuramente ne soffrirà anche l’altro. I casi diminuiscono se si tratta di gemelli cresciuti in luoghi diversi.

Si pensa che questo disturbo possa derivare anche da disturbi chimici, il fatto che i farmaci aiutano a controllare la situazione ne vorrebe essere una prova.

Cercare di capire le cause che riguardano l’agorafobia, è complicato soprattutto se non si è medici o terapeuti. L’agorafobia appartiene alla classe dei disturbi d’ansia, si manifesta quando una persona comincia ad evitare situazioni, luoghi, persone, tutto questo provoca ansia e attacchi di panico.

La psicoterapia, a volte con l’aiuto dei farmaci, sembra essere l’unica via d’uscita.

In alcuni casi la paura di uscire è talmente forte che si decide di barricarsi in casa, in alcuni pazienti uscire anche e solo dalla propria camera causa attacchi di panicoi. Evitare questi problemi è difficile per i pazienti, perché razionalmente sanno che non c’è nessun pericolo a lasciare la propria stanza, ma lasciare la “zona di sicurezza” incute loro terrore che non sanno come prevenirlo o evitarlo se non rimanendo “al sicuro” nella propria “base”.

Questa paura è spesso accompagnata da dolori fisici che rendono il paziente ancora più ansioso e preoccupato. Non c’è da stupirsi se per loro l’unica soluzione è l’evitamento.

Chiunque di noi riesce con molta facilità ad andare in un negozio, per un agorafobico, invece, è un’esperienza spaventosa. Nessuno può dire con certezza perché questi disturbi d’ansia compaiano, tuttavia il disturbo è curabile anche se occorre un fare un buon lavoro.

Una delle tecniche più efficaci utilizzate in psicoterapia cognitiva, viene chiamata “tecnica di esposizione in vivo” e si basa sul far esporre il paziente alle proprie paure, in modo che questa ripetizione renda sempre meno terribili le percezioni della situani a cui ci si è esposti e più facili da affrontare. Riuscire a distruggere la paura è la chiave per la guarigione, ma per fare questo c’è tanto lavoro da fare.

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale
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