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Dott. Pierpaolo Casto

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Come si presenta il disturbo ossessivo compulsivo

Come si presenta il disturbo ossessivo compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo si basa su ossessioni e rituali praticati quasi a livelli maniacali;  molte ossessioni producono ansia o disagio che viene sostituito da alcuni  rituali. I rituali più comuni sono di lavaggio e di controllo, anche se ce ne  sono molti altri, come il conteggio, l’organizzazione, o fare continuamente ordine.
Sebbene questi rituali vengano eseguiti per alleviare l’ansia o il disagio  prodotto dall’ossessione; il sollievo dall’ansia è di solito di breve durata. Un individuo che si lava per evitare o superare la contaminazione, continua a farlo finchè non è  sicuro di aver fatto un lavoro  approfondito. Allo stesso modo, una persona che controlla gli interruttori della luce, stufe, e per evitare che la casa vada a fuoco,  spesso  ripete il comportamento più e più volte.
Un punto importante da tenere a mente è che molti malati hanno più di un tipo di sintomo, che mettono in pratica continuamente; un altro punto da notare è che i sintomi cambiano nel tempo e  che qualcuno può, nel tempo,  sviluppare il controllo sui rituali. Oltre a variazioni nei sintomi, il decorso della malattia può anche essere incostante nel tempo, con periodi di peggioramento e periodi di miglioramento, per altri malati,  i  sintomi rimangono statici, mentre altri ancora possono avere un graduale peggioramento dei sintomi, dopo l’insorgenza del disturbo.
Per molti malati di disturbo ossessivo compulsivo, questi sintomi occupano una grande quantità di tempo, spesso con conseguente interferenza nella attività quotidiane, del malato ma anche dei familiari.
I sintomi sono difficili da controllare,  e questo è  frustrante e irritante per i pazienti, ma anche per le  famiglie, gli amici e colleghi di lavoro.
Chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo, cerca spesso di evitare  certe situazioni o oggetti che possono innescare disagio e rituali;  sembra infatti, logico evitare il contatto con agenti contaminanti se ci si  lava compulsivamente, o evitare di andare fuori di casa, se è necessario verificare che tutte le
apparecchiature elettriche, le porte, e finestre siano spente o chiuse. Anche se questo sembra un modo ragionevole di affrontare la situazione, si finisce solo con l’aggravare  effettivamente il problema, poiché il malato tipico evita più situazioni e a poco a poco il problema viene a pregiudicare l’intero corso della vita. In secondo luogo, l’evasione ha poco a che fare con il
problema in quanto serve solo a rafforzare l’idea che tali situazioni siano pericolose, poiché la
situazione o l’oggetto è costantemente evitato, non vi è alcuna possibilità per l’individuo di apprendere che non vi è alcun pericolo.
Altre condizioni che possono comportare sintomi simili a disturbo ossessivo compulsivo sono la sindrome di Tourette, la demenza, trauma cerebrale, o  altri disturbi neurologici.

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale
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