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Dott. Pierpaolo Casto

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Cause del disturbo ossessivo compulsivo

Quali sono le cause del disturbo ossessivo compulsivo

Non vi è alcuna causa nota specifica per disturbo ossessivo compulsivo, anche se sembrano contribuire allo sviluppo del disturbo la storia  familiare e gli squilibri chimici nel cervello. In generale, le persone che hanno parenti con disturbo ossessivo compulsivo sono soggette ad un rischio maggiore di sviluppare la malattia, anche se la maggior parte delle persone con la malattia non hanno una storia familiare simile. E’ stato scoperto che uno specifico cromosoma / gene variazione raddoppia eventualmente la probabilità che una persona sviluppi disturbo ossessivo compulsivo. Si pensa che uno squilibrio della serotonina nel cervello possa anche contribuire allo sviluppo di disturbo ossessivo compulsivo. Alcuni fattori stressanti della vita, come essere vittima di abusi sessuali da bambino, può aumentare la probabilità di sviluppare il disturbo ossessivo compulsivo.
Il fatto che i pazienti rispondano bene all’uso di farmaci, implica che ci sia una base neurobiologica del problema; pertanto la causa del disturbo ossessivo-compulsivo non è più da ricercare nei comportamenti imparati durante l’infanzia, come ad esempio l’attenzione per la pulizia, le cause sono invece da ricercare nell’interazione di fattori neurobiologici e ambientali. Si ritiene che gli individui che sviluppano il disturbo ossessivo-compulsivo, hanno una predisposizione biologica a reagire con forza. Per accertarsi di eventuali cause biologiche, i ricercatori hanno utilizzato un dispositivo chiamato tomografia a emissione di positroni per studiare il cervello dei pazienti affetti dal disturbo ossessivo-compulsivo. I risultati confermano che tali pazienti hanno un’attività cerebrale diversa dagli individui senza nessun disturbo mentale. Alcuni studi dimostrano delle anomalie dell’attività chimica in alcune regioni del cervello, queste aree risulterebbero cruciali per lo sviluppo del disturbo ossessivo-compulsivo. I sintomi del disturbo sono più evidenti in pazienti affetti da altre malattie neurologiche; ad esmpio la sindrome di Tourette, una condizione propria di alcune famiglie, e si manifesta con rapidi movimenti involontari e ripetitivi. Portare avanti gli studi, potrebbe consentire in futuro di individuare i fattori molecolari alla base di tali disturbi.

L’antica credenza che alla base del disturbo ossessivo.compulsivo, ci siano cause correlati a particolari esperienze vissute, è stata indebolita dalla scoperta di evidenti fattori biologici. Proprio il fatto che i pazienti rispondano bene all’assunzione degli inibitori della ricaptazione della serotonina, evidenziano che ci siano delle basi neurobiologiche, pertanto il disturbo non è più associato soltanto a comportamenti appresi durante l’adolescenza, oggi ci si concentra sull’interazione tra fattori neurobiologici e influenze ambientali, e anche sui processi cognitivi.

Altre malattie connesse al disturbo ossessivo-compulsivo sono la tricotillomania, cioè la necessità di strapparsi i capelli, ciglia o sopracciglia; dimorfismi e ipocondria.

Nonostante la mole di studi effettuati, sul disturbo ossessivo-compulsivo esistono ancora dei malintesi, soprattutto a cusa di una cattiva informazione e di speculazioni.

Uno dei più vecchi malintesi è stato credere che il disturbo ossessivo-compulsivo sia causato da comportamenti errati in giovane età, solo attraverso la tomografia a emissione di positroni, è stato dimostrato che alcune aree del cervello, in questi pazienti, non funzionano regolarmente. Questo ha permesso a molti genitori di scrollarsi da dosso il senso di colpa nei confronti dei figli malati; ovviamente anche determinati comportamenti possono aver contribuito all’insorgenza del disturbo, ma non ne sono la causa principale. Oggi sappiamo che il disturbo ossessivo-compulsivo è causato da uno sbilanciamento biochimico nel cervello. Spetterebbe ai medici cercare di informare meglio le persone riguardo al problema, anche se ancora oggi assistiamo a casi di intolleranza verso i problemi di tipo mentale, derivanti dall’elevata ignoranza in materia. E’ necessario che questi malati accettino la propria condizione, per poter poi essere accettati dalla società che li circonda.

Alcune persone pensano che il disturbo ossessivo-compulsivo sia solo una scusa per mascherare la pigrizia o la debolezza, ma ancora una volta si tratta di un malinteso. Basterebbe vedere quante cose questi pazienti non riescono a fare per capire che non si tratta solo di scuse, ma di una vera e propria malattia debilitante.

Un altro equivoco è pensare che una persona affetta dal disturbo ossessivo-compulsivo, sia pazza, ovviamente sembrerà strana, ma non è assolutamente pazza; compie solo degli strani comportamenti ed è affetta da vere e proprie ossessioni. Forse proprio combattere queste ossessioni e al contempo il giudizio degli altri, fa credere a questi malati di stare per impazzire. Spesso questi malati razionalmente si rendono conto che i loro rituali sono irragionevoli ed eccessivi ma non riescono comunque a farne a meno.

Un grande malinteso è credere che se ci si concentra profondamente su qualcosa allora ne siamo ossessionati, chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo non compie rituali per recare danni ad altri, in realtà questi malati sono dei cittadini modello, anche questa è una credenza errata, in quanto esseri umani, anch’essi avranno la loro mole di difetti. Sembra comunque che una gran parte delle persone affette dal disturbo, abbiano un profondo senso di giustizia, ma anche questo deriva da un’ossessione: la paura di fare qualcosa di sbagliato.

E’ importante rendersi conto che il disturbo ossessivo-compulsivo si può curare, circa l’80% dei malati che si sottopongono a terapia, la combinazione di terapia farmacologica e psicoterapia, riescono a guarire. Ciò che potrebbe causare un fallimento nella cura, è che il disturbo ossessivo-compulsivo, è un disturbo sotto-diagnosticato.

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale
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