Articoli e Direzione Scientifica a cura del
Dott. Pierpaolo Casto

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Come riconoscere e capire che è ansia

COME RICONOSCERE L’ANSIA

Il più comune tra i disturbi d’ansia e il disturbo d’ansia generalizzato che, tuttavia era considerato, fino a qualche anno fa, un disturbo minore, residuo, poco considerato e non ritenuto un -reale male- con una sua diagnosi ben definita. Da qualche anno, invece, è entrato a pieno titolo ad essere trattato come una psicopatologia, in particolare in quei casi in cui si presenta in modo persistente e invalidante. I pazienti affetti da questo problema appaiono particolarmente tesi e sempre preoccupati in modo esagerato per quanto interessa una moltitudine di situazioni quotidiane. Il disturbo d’ansia generalizzato è un disturbo molto comune, infatti le statistiche riportano una incidenza pari al 5% della popolazione ogni anno, inoltre pare essere il disturbo che più frequentemente si associa (comordidità) con i disturbi dell’umore come ad esempio la depressione. Malgrado tale disturbo sia così diffuso, soltanto un terzo della popolazione colpita si rivolge dallo specialista per le cure necessarie. La ricca manifestazione somatica del disturbo fanno si che il paziente si rivolga ad un gran numero di specialisti (uno per ogni singolo sintomo presentato): cardiologi, pneumologi, gastroenterologi, eccetera, prima di rivolgersi allo specialista dei disturbi psicologici. Di questi, relativamente in pochi accettano e riconoscono la diagnosi di disturbo d’ansia generalizzato (GAD) o di altro disturbo d’ansia considerando l’importanza di un appropriato intervento di sostegno psicologico, psicoterapico o farmacologico su questo. Solitamente il proprio stato di malessere viene considerato un qualcosa di riferito a un problema organico più che psicologico e, per questo, è frequente che il paziente continui nella sua richiesta di svariate consulenze rivolgendosi ad altri specialisti, ad ambulatori e a strutture sanitarie. L’età di esordio del disturbo nell’età evolutiva (fanciullezza e adolescenza) è tuttavia difficile da definire infatti la maggior parte dei pazienti riferiscono di essere stati sempre apprensivi ed ansiosi tanto che finiscono per credere di essere (usando anche un linguaggio tecnico, ma non competente) caratterialmente in quel modo… di avere quel particolare tipo di personalità. Finiscono in fine a non essere più in grado di riconoscere in loro quale è uno stato patologico, e quale, invece, sarebbe uno stato normale di essere. Ciò nonostante si può dire che l’esordio di un Gad si ha solitamente prima dei 20 anni e che nel 60% dei casi, ad essere colpite sono donne. L’andamento del disturbo è tendenzialmente cronico, risentendo particolarmente dei periodi soggetti ad un alto livello di stress, e proprio in questi periodi si presenta una fase in cui i sintomi diventano e sono percepiti come più acuti.

Per poter fare diagnosi di GAD gli specialisti si riferiscono al Manuale di Diagnosi e Statistica dei Disturbi Mentali (D.S.M. IV-TR) o al corrispettivo Manuale internazionale di diagnosi I.C.D. 10 . In questi manuali sono presentate le caratteriste e soprattutto i criteri che permettono la distinzione con altri disturbi e quindi il riconoscimento dei sintomi con un relativo nome esatto di disturbo (etichetta diagnostica).

Le caratteristiche di manifestazione più importanti del GAD sono (secondo il D.S.M.):

1. La presenza di ansia e preoccupazione eccessiva (attesa apprensiva) per almeno 6 mesi consecutivi, riguardo a una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche).

Il paziente si sente incapace di controllare tale preoccupazione e l’insieme di sintomi causa del disagio clinicamente significativo con compromissione della funzionalità sociale, lavorativa, familiare, individuale.

2. All’ansia e alla preoccupazione sono associati almeno tre dei seguenti sintomi (nei bambini ne è sufficiente uno):

– irrequietezza o sentirsi tesi e con i nervi a fior di pelle;

– facile affaticabilità;

– irritabilità;

– tensione muscolare;

– alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inqiueto e insoddisfacente)

L’ICD 10 chiama il disturbo, invece che GAD (disturbo d’ansia generalizzata), sindrome ansiosa.

Articolo a cura: Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

 

COME RICONOSCERE L’ANSIA

Si consiglia la visione dei seguenti video:

“Cos’è l’ansia: definizione e descrizione” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)

video: “Sintomi dell’ansia” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)

 

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