Cos’è l’agorafobia?
Questi timori di solito si accumulano e si espandono tanto da non uscire più da casa e andare in un posto lontano da casa diventa un’esperienza sempre più difficile. Il risultato è che il soggetto è sempre più vulnerabili e attraversa questi passaggi:
1.Evitare un numero illimitato di situazioni per non essere umiliato, schiacciato, soffocato o attaccato (in folle, ascensori, autobus, gallerie, strade …), non trovando un modo sicuro per affrontare questi pericoli esterni;
2.Le reazioni riflesse (ad esempio: “appena penso di andare a fare shopping, il cuore batte più velocemente, il corpo è teso e sento un nodo allo stomaco “) producono sintomi che suggeriscono una malattia interna “pericolosa” come un attacco di cuore, mancanza di respiro, perdere il controllo o impazzire.
3.Rendetevi conto che non si sta “lavorando sulla riduzione dei propri poteri”. Si teme di non riuscire a guidare , di mantenersi in equilibrio, di parlare in pubblico.
4.La perdita di “controllo” su queste reazioni rafforza l’idea che si tratta di essere una vittima delle forze interne ed esterne su cui non si ha alcun controllo.
5.Questa perdita di senso di timore del “disturbo interno” portano il paziente a cercare l’aiuto di uno specialista.
6.La paura intensa in una situazione di pericolo (centro commerciale, negozio, cinema, ecc) causa un attacco di panico. In ogni caso, la forte ansia innesca un forte desiderio di lasciare la situazione e tornare a un luogo sicuro (casa o in auto).
7.La casa, o qualsiasi altra situazione, è la sicurezza al pericolo esterno. Il paziente esprime una forte resistenza a “uscire dal pericolo” e generalmente si sente ansioso ad uscire da casa.
8.Le inibizioni di vulnerabilità e i timori di recensioni negative riducono la fiducia in se stessi e portano a squilibri nei rapporti (ad esempio “uscire di casa solo insieme a qualcuno”), un sentimento di inefficacia e di inadeguatezza (ad esempio, “ero così ridicolo”) e, infine, la sensazione di essere bloccato o sopraffatto da altre persone o situazioni.
Situazioni agorafobiche:
– Trasporto pubblico (metro, bus, treno, taxi …)
– Grandi gruppi di persone
– Centri commerciali, supermercati, ristoranti e teatri
– Andare lontano da casa, stare a casa da soli e passeggiate in collina
– Spazi aperti e spazi chiusi
– ascensori e scale mobili, ecc
Frequenza
Il 3,5% della popolazione ha attacchi di panico senza agorafobia. Altre ricerche indicano che circa il 10% -12% della popolazione ha avuto almeno un attacco di panico, ma solo il 2% -6% hanno il disturbo di panico.
Cause
Alcune persone sviluppano il disturbo di panico dopo un’esperienza traumatica o spaventosa, altre perché non vi è una forte tendenza familiare, altre hanno fattori biologici che predispongono al panico: un sistema nervoso facilmente eccitabile che aumenta la presenza di panico. Gli esperimenti con droghe come hashish, cocaina, anfetamine, possono anche innescare il primo attacco di panico.
Articolo a cura: Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
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