Qual è la cura per il disturbo di panico
Quando viene diagnosticato il disturbo di panico vi è la preoccupazione che la sindrome di panico non abbia una cura. Per chi che soffre di questo disturbo o se si conosce qualcuno che ha questo disturbo, sa che sì, c’è guarigione dal momento che il paziente cerca il giusto professionista con le conoscenze necessarie per curarlo. Così, in breve tempo il paziente starà meglio e la durata del trattamento dipenderà da ogni persona. Tuttavia, ammettere e cercare un aiuto professionale è già un percorso di guarigione.
Attualmente la popolazione ha una migliore comprensione della necessità di un trattamento psicologico e psichiatrico, anche se è comune incontrare ancora alcuni pregiudizi. Tuttavia, bisogna essere consapevoli che prima o poi nella vita si avrà bisogno di un aiuto di questi professionisti, così come si ha bisogno di medici di medicina generale, cardiologi, ginecologi, dentisti, ecc.
Purtroppo, ci sono casi di persone che negano il fatto di essere portatori della sindrome di panico e, convinti di avere una vita normale, fanno uso di alcol. Questo serve da sedativo del sistema nervoso centrale, in modo che il disturbo abbia la tendenza all’alcolismo.
Ciò significa che quando viene consumato alcool, i sintomi scompaiono momentaneamente a causa del loro effetto antidepressivo. D’altra parte, eliminare l’alcol in questi pazienti può causare un forte attacco di panico, poiché l’alcol sbilancia ulteriormente i neurotrasmettitori (responsabili per la trasmissione delle informazioni nel cervello).
La sindrome di panico, meglio noto in campo medico come disturbo di panico, è causata da uno squilibrio di neurotrasmettitori. Essi sono sostanze chimiche prodotte dai neuroni in modo che le cellule possono comunicare tra loro.
Rimedi per curare di disturbo di panico
Il primo passo per il successo del trattamento è che il medico prescriva farmaci che agiranno all’interno del sistema nervoso centrale per bilanciare i neurotrasmettitori, come adrenalina, serotonina, noradrenalina. E’ più consigliabile, però, utilizzare gli antidepressivi e, se necessario, altri farmaci.
Gli esperti dicono che gli antidepressivi (striscia rossa), a differenza dei tranquillanti (scatola nera), non causano alcuna dipendenza. A volte, i due farmaci sono combinati, e tuttavia non dipende dal problema che si verifica, a condizione che il paziente non prenda tranquillanti per più di tre mesi.
L’uso prolungato può portare a dipendenza perché il tranquillante é un sedativo del sistema nervoso centrale e, in altre parole, allevia solo i sintomi, senza agire direttamente su di essi, come antidepressivo. Secondo gli esperti, è comune, tuttavia, che le persone abbiano paura di fare uso di qualsiasi farmaco psichiatrico, in quanto non in grado di distinguerli.
Alcuni medici ritengono che solo i trattamenti con terapie possano funzionare, altri, invece, sono enfatici nel dire che la sindrome di panico non è psicologica e richiede, pertanto, rimedi. Tuttavia, le terapie comportamentali sono importanti in quanto sono ausiliare del trattamento farmacologico.
Trattamenti complementari del disturbo di panico
Tra le terapie che possono funzionare per curare il disturbo di panico vi è la combinazione del farmaco corretto con il tipo di disturbo.
In futuro il paziente potrà vivere con la fobia senza la necessità di assumere farmaci. Inoltre, nel corso del disturbo di panico, è possibile sviluppare fobie di più piccola entità, che causano attacchi di panico. In questi casi, i disturbi possono essere eliminati senza farmaci attraverso la psicoterapia, o anche solo con l’esposizione multipla.
Qualora il farmaco venga combinato, vi sono alcuni rischi professionali che indicano che il paziente possa iniziare a notare i primi progressi dalle sei alle otto settimane di trattamento. Inoltre, è necessario che il professionista sia qualificato e con esperienza per trattare il disturbo.
Nel caso in cui non ci si senta bene nella prima consultazione con lo specialista, si dovrebbe cercare di esserlo nelle successive, in quanto questo è essenziale per il trattamento. Con una buona cura, dopo le prime consultazioni, gli attacchi di panico possono essere ridotti o almeno ridurre la gravità o la frequenza. È del tutto normale anche che, durante il trattamento del disturbo di panico, si verifichino recidive; questo non è un motivo per scoraggiarsi o rinunciare a migliorare.
Articolo a cura: Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
Si consiglia la visione del seguente approfondito video: “La cura più efficace per curare gli attacchi di panico” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)
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