I FARMACI PER IL TRATTAMENTO DEGLI ATTACCHI DI PANICO
In generale, gli attacchi di panico sono trattati con tecniche di rassicurazione e di rilassamento, tante volte una persona si sente già molto meglio in meno di un’ora e per il momento non fa riferimento al medico. Tuttavia, poiché la diagnosi è fatta escludendo cause più pericolose, alle persone possono essere somministrati farmaci durante l’attacco.
Se il medico sospetta che la causa sia un attacco cardiaco, allora alla persona potrebbe essere prescitta aspirina o altri farmaci. Alcuni medici durante la valutazione prescrivono farmaci ansiolitici.
Una volta effettuata la diagnosi di attacco di panico, tuttavia, la persona può rimanere sorpresa dal fatto che non le vengano prescritti farmaci. Prima di procedere con i farmaci, si richiede un’ulteriore valutazione da parte di un professionista della salute mentale per verificare la presenza di altri disturbi psicologici. Questi possono includere disturbi d’ansia, depressione o disturbo di panico (una diagnosi diversa da attacco di panico).
Se si richiede necessaria la prescrizione di farmaci, sono disponibili diverse opzioni: inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), serotonina e inibitori della ricaptazione della noradrenalina (SSNRIs), e le famiglie delle benzodiazepine, tutti farmaci che sono considerati efficaci nel trattamento dei sintomi del disturbo di panico. Gli SSRI comprendono sertralina (Zoloft), fluoxetina (Prozac), Paroxetina, citalopram, e fluvoxamina. Gli SSNRIs includono duloxetina e venlafaxina. Studi clinici hanno dimostrato che gli SSRI riducono la frequenza di attacco di panico fino al 75% – 85%. Gli SSRI devono essere assunti per almeno tre-sei settimane prima che siano efficaci nel ridurre gli attacchi di panico (solitamente vengono presi una volta al giorno).
I farmaci beta-bloccanti, vengono a volte utilizzati per trattare i sintomi fisici associati con il panico.
Le benzodiazepine invece vengono solitamente utilizzate per fornire e alleviare a breve termine i sintomi dell’attacco di panico: Valium è un esempio di questo gruppo di farmaci. Anche se un’altra benzodiazepina, Alprazolam (Xanax), è spesso usata per trattare i sintomi degli attacchi di panico (non è la cura); questa molecola agisce per un breve periodo di tempo e può richiedere al paziente di panico di assumerla più volte al giorno. Le benzodiazepine tendono ad essere efficaci nel ridurre i sintomi degli attacchi di panico fino al 70% – 75% quasi subito; tuttavia, questa classe di farmaci ha un forte potenziale di dipendenza e deve essere usato con cautela. Gli svantaggi includono sedazione, perdita di memoria, e dopo diverse settimane, la tolleranza ai loro effetti e possono verificarsi sintomi di astinenza .
Gli antidepressivi triciclici sono stati largamente utilizzati in passato, ma attualmente vengono prescritti raramente.
La persona in trattamento con psicofarmaci sarà strettamente monitorata per la possibilità di effetti collaterali che possono variare da lievi a gravi e possono talvolta anche essere pericolosi per la vita. Per questi motivi, a causa dei possibili rischi per il feto, per una donna in gravidanza la psicoterapia continua ad essere il trattamento di prima scelta.
La psicoterapia è tanto importante quanto il trattamento farmacologico del disturbo di panico. In realtà, la ricerca dimostra che solo la psicoterapia o la combinazione di farmaci e psicoterapia sono più efficaci dei farmaci da soli per superare gli attacchi di panico. Per affrontare l’ansia, la terapia cognitivo comportamentale è ampiamente accettata come una forma efficace di psicoterapia. Questa forma di terapia si propone di aiutare le persone con disturbo di panico a identificare e modificare i pensieri controproducenti e i comportamenti che rafforzano i sintomi di panico. Le tecniche comportamentali che vengono spesso utilizzate per ridurre l’ansia includono il rilassamento e l’aumento graduale dell’esposizione del paziente di panico a situazioni che precedentemente gli hanno causato ansia. Aiutare il paziente di ansia a capire i problemi emotivi che possono aver contribuito ai sintomi in via di sviluppo, in alcuni casi può essere utile .
Spesso, una combinazione di psicoterapia e farmaci produce buoni risultati. Il miglioramento solitamente si nota sin da subito. Quindi, il trattamento appropriato per il disturbo di panico può prevenire gli attacchi di panico o almeno ridurre sostanzialmente la loro gravità e la frequenza, portando sollievo significativo fino al 90% delle persone con disturbo di panico.
Si consiglia la visione del seguente video:
“Attacchi di panico: curarli con farmaci o psicoterapia” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)
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