La terapia cognitivo-comportamentale dell’ansia
Questa terapia, se disponibile nella propria zona, può essere utile per i disturbi d’ansia e le fobie persistenti: la terapia cognitiva si basa sull’idea che certi modi di pensare possono scatenare alcuni problemi di salute mentale come ansia e depressione.
Il terapeuta aiuta a capire i modelli di pensiero attuali – in particolare, ad identificare tutte le idee dannose, inutili e false o i pensieri che possono rendere ansiosi (o depressi).
L’obiettivo è quindi quello di modificare i modi di pensare per evitare queste idee; inoltre, aiuta a rendere i modelli di pensiero più realistici e disponibili.
La terapia di solito prevede sessioni settimanali di circa 50 minuti ciascuna, per diverse settimane. Bisogna prendere parte attiva e tra le sessioni vengono assegnati dei compiti; ad esempio, è possibile che venga chiesto di tenere un diario sul quale annotare i pensieri che si appurano quando si diventa ansiosi o quando si sviluppano i sintomi fisici dell’ansia.
La terapia comportamentale mira a cambiare i comportamenti dannosi; ad esempio, le fobie o la risposta all’oggetto temuto.
Vengono utilizzate diverse tecniche, a seconda delle condizioni e delle circostanze.
Le terapie cognitive e comportamentali non guardano agli eventi del passato, si occupano e mirano a cambiare i processi di pensiero in corso e / o comportamenti.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale
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