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Dott. Pierpaolo Casto

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Quanto è efficace la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale per curare il disturbo di panico?

Quanto è efficace la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale per curare il disturbo di panico?

Il disturbo di panico è spesso invalidante, ed è caratterizzato da attacchi di panico spontanei, imprevedibili. Se trattati con Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, circa tre quarti dei pazienti guariscono e mantengono i risultati.

La terapia tipica è individuale, con visite una o due volte alla settimana per la psicoeducazione, il rilassamento, la respirazione, la ristrutturazione cognitiva, e le terapie di esposizione.

Protocolli più brevi , “contatto ridotto con il terapeuta,” e terapia di gruppo sono in grado di aiutare i pazienti e, in alcuni casi, sono stati più benefici di 12 settimane di terapia individuale. Sebbene gli psicoterapeuti ad oriento comportamentale hanno tassi di successo più elevati rispetto ai non comportamentisti nel trattamento di pazienti di panico, anche altri terapeuti sono in grado di fornire una terapia in molti casi efficace.

Le linee guida del trattamento consigliano l’assunzione di farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), antidepressivi triciclici (TCA), e benzodiazepine, così come Psicoterapia Cognitivo Comportamentale come terapie di prima linea per il disturbo di panico. Altre linee guida di trattamento mettono in evidenza che la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è più conveniente rispetto ai farmaci.

Negli studi di confronto, la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è stata altrettanto efficace per i sintomi di panico come gli SSRI, TCA, e gli antidepressivi sono il farmaco preferito per il panico perché non danno dipendenza mentre le benzodiazepine hanno un alto potenziale di abuso.

Somministrare farmaci durante la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale può mantenere i benefici terapeutici dei pazienti meglio della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale da sola .È interessante notare che i pazienti che fanno uso di benzodiazepine durante la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale possono avere tassi di ricaduta più alti di quelli che non usano le benzodiazepine.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale produce tassi di miglioramento simili a quelli del trattamento farmacologico con la metà del costo nel primo anno. I pazienti sembrano avere migliori risultati clinici se ricevono la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale mentre vengono sospesi gli SSRI o le benzodiazepine.

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale
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