Rimedi contro gli attacchi panico: Cosa fare durante un attacco di panico
Fuggire o combattere?
Una delle reazioni più comuni in questo disturbo è quello di cercare di evitare di ripetere la situazione dell’ultima crisi, per esempio, se la crisi è accaduta sul bus, si evita di prendere l’autobus, e così via. Seguendo questo ragionamento, però, chi soffre di questo disturbo finisce a non uscire più da casa (agorafobia ) e, in questo caso, la fuga non è una soluzione.
Combattere.
Si può combattere questo nemico invisibile e intangibile? Se lo combatto, gli effetti dell’ansia diventeranno più forti? Cosa devo fare quando ho paura? Niente!
Basta affrontare sia la paura sia l’ansia, se ne andranno da sole perché il corpo, dopo che le sensazioni raggiungono il limite, è programmato per stabilizzarsi e normalizzarsi e non c’è bisogno di fare nulla in quanto il corpo sta facendo tutto per voi.
Imparare a lavorare anche durante la crisi
Qualcosa di terribile per chi ha gli attacchi di panico è il fatto che essi sono imprevedibili e appaiono ovunque, in molte situazioni e non è possibile eliminare quello che si sta facendo. In questi momenti quello che dovrebbe essere fatto è quello di prestare la massima attenzione al proprio lavoro attuale fino a quando non si è in una posizione più tranquilla.
In realtà mantenere l’attenzione sul momento presente è il compito immediato e sufficiente per fermare i sintomi di panico forzando la mente lontana dall’ansia e dalle crisi.
6 passi tecnici per superare la paura
1.Imparare le tecniche di rilassamento
Un paziente che soffre di disturbo di panico può avere un attacco di ansia che inizia a diventare via via più intenso fino al culmine di un nuovo attacco di panico.
Le tecniche di rilassamento, se applicate nel modo giusto, sono in grado di alleviare, e persino interrompere, tali crisi.
Ecco alcune di queste tecniche:
-Tecniche di distrazione psicologica e relax
Distogliere l’attenzione dalle sensazioni corporee.
L’attacco di panico si comporta in un ciclo di ansia: si avverte una certa sensazione corporea e dispnea, questo sentimento è naturale quando siamo nervosi o semplicemente quando si svolge un’attività fisica; la persona che soffre di panico, però, interpreta questo come un sintomo di qualcosa di molto terribile (insufficienza respiratoria) ed è preoccupata. Il problema è che la preoccupazione (ansia) si intensifica ansimando e causa altre sensazioni corporee, come la tachicardia (cuore rapida), così l’ansia aumenta e i sintomi sono intensificati al punto di avere un nuovo attacco di panico.
-Sbarazzarsi dei pensieri catastrofici
Chi soffre del disturbo di panico ha la tendenza a credere che tutto ciò che può accadere sia la cosa peggiore in assoluto. Si succedono cose brutte ma non sempre!
In realtà la vita sembra così difficile e si guardano solo le difficoltà. Assumere un atteggiamento più positivo, smettendo di credere che qualcosa di brutto succeda solo a voi, per chi soffre della sindrome da panico potrebbe significare una guarigione.
-Imparare a essere ottimisti
-Liberarsi dei cattivi pensieri
2.Come prevenire l’emergere di nuovi attacchi di panico?
Combattere i pensieri che potrebbero causare un attacco di panico.
Gli attacchi di panico sono causati da un’ansia eccessiva ma il disturbo di panico è causato da interpretazioni erronee e catastrofiche di reazioni naturali del corpo (tachicardia, dispnea, ecc) che formano uno dei modi più efficaci per superare il disturbo di panico: eliminare proprio quei pensieri.
Le idee catastrofiche più comuni nelle persone con disturbo di panico sono:
-Sto impazzendo: questo pensiero si verifica principalmente perché durante le crisi si può avvertire la sensazione di sognare o di essere al di fuori del proprio corpo, come se quello che sta succedendo non è reale.
-Sto perdendo il controllo: la paura di danneggiare gli altri o prendere qualche atteggiamento imbarazzante come urlare o scappare è un altro pensiero che si pone nella mente di coloro che soffrono di questo disturbo.
-Svenire in pubblico: è un altro timore comune ma improbabile, in quanto durante gli attacchi di panico , il respiro tende ad accelerare, come il battito del cuore e al cervello arriva un grande flusso di sangue e ossigeno. Questi fattori è vero che causano la sensazione di vertigini ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non fanno indebolire, anzi rendono ad essere più attenti.
-Avere un attacco di cuore: Questo è molto difficile da combattere in quanto i sintomi dell’attacco di panico e di un attacco di cuore sono molto simili (mancanza di respiro, dolori al petto, palpitazioni e vertigini); la differenza principale è che, dopo pochi minuti di riposo, i sintomi di un attacco di cuore scompaiono del tutto.
I sintomi di panico e ansia si possono anche intensificare quando si è in cura dal personale paramedico in barella. Per fermare i dubbi l’ideale è rivolgersi a un cardiologo e richiedere gli esami necessari per confermare o meno l’ipotesi di un problema cardiaco.
3.Imparare a controllare l’ansia
Il disturbo di panico è uno spettro del disturbo d’ansia e le stesse cose che riducono i fattori di ansiolitici possono ridurre gli attacchi di panico
4.Evitare il monitoraggio costante
I pazienti con disturbo di panico spesso sviluppano l’abitudine di monitorare il proprio corpo: la frequenza cardiaca, la respirazione, la pressione sanguigna, ecc. Il problema di questa operazione è che coloro che soffrono di panico tendono a comprendere le eventuali modifiche come un segno che qualcosa di terribile stia per accadere, ad esempio, svegliarsi spaventati dopo un incubo (cuore in gola) fa credere di avere un attacco di cuore.
Gli attacchi di panico non sono altro che un fortissimo attacco di ansia e preoccuparsi di qualcosa causa sempre più ansia, fino al punto di avere un altro attacco di panico, tanto da evitare di dare troppa attenzione ai segni somatici.
5.Comprendere la vera causa del problema
Gli attacchi di panico di solito appaiono in situazioni di grande stress e di stress emotivo, come il divorzio, licenziamenti, la morte e i fallimenti.
6.Contare di più su se stessi
Sei abbastanza in grado di affrontare i problemi e prendere le redini della vita di in modo da non essere solo una vittima impotente?
Come sviluppare la fiducia in se stessi
-Cercare un aiuto professionale
Il farmaco farà diminuire l’intensità delle crisi ogni crisi, o addirittura farle scomparire, ma è con la psicoterapia che ci si può sbarazzare definitivamente di questo disturbo.
-Conosci il proprio corpo:
Consultare un medico e chiedere degli esami generali.
Ricercare, inoltre, delle reazioni organiche umane in situazioni di ansia e di stress che possano aiutare a capire come il vostro corpo reagisce a delle situazioni stressanti. Cercare di sapere di più sugli attacchi di panico, ricordando che il medico fonda la sua tesi nella ricerca scientifica, se, invece, il problema è emotivo/ psicologico, allora sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale
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